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- Strumenti del folklore partenopeo -

'O Tammurriello (Il Tamburello)

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Fig. 1 - Tamburello napoletano

D’origine orientale (come tutti gli strumenti musicali), il "tamburello" si diffuse prima in Spagna e poi in Italia (specialmente nel meridione).

Del "tamburello napoletano" (" ‘o tammurriello") vi sono due tipi.

Il primo tipo è formato da:

  • a) una fascia circolare di legno, il cui diametro varia da 20 a 30 centimetri e la cui altezza non supera i 7 centimetri, ornata con ciuffi di nastrini colorati;
  • b) dei piattini di latta, detti "’e cimbale" ("i cimbali"), inseriti nelle cavità, di forma ovale o rettangolare, operate lungo tutta la circonferenza della fascia.

Il secondo tipo ha in più una pelle animale (di pecora, capra o coniglio) tesa sulla suddetta fascia circolare.

La pelle viene dipinta con scene raffiguranti ‘passi di danza’ o, come nel "tammurreddu" (tamburello) calabro-siculo, raffigurazioni di carattere storico-epico e di natura paesaggistica (tipico: il golfo di Napoli, Vesuvio fumeggiante compreso).

Particolare di tamberello  napoletano.
Fig. 2 - Tamburello napoleano (un particolare della decorazione).

Il legno usato per il secondo tipo è scadente, fragile e poroso; nel primo, invece, viene usato un legname duro e di qualità nettamente superiore (come nel "tamburello basco").

Attualmente, al posto delle pelli animali, viene addirittura usata della ‘carta plastificata’ (ad uso e consumo degli ignari turisti, con evidente nocumento dell’immagine di tutta la provincia napoletana).

Il tamburello si suona nei seguenti modi:

  • percuotendo la pelle con tutta la mano;
  • percuotendo, con il palmo della mano, il confine tra pelle e bordo legnoso;
  • "tamburellando" con le dita sulla pelle;
  • scuotendo il tamburello, in modo da far sentire il solo suono dei piattini di latta (trasformandolo cosi’ in un "idiofono");
  • nel "modo maschile": tenendolo con la mano sinistra e percuotendolo con la destra (come fanno i migliori strumentisti);
  • nel "modo femminile": tenendolo con la mano destra e percuotendolo con la sinistra.

Da tutto quanto sopra esposto, ne consegue che i veri virtuosi di questo strumento, apparentemente semplice, sono estremamente rari; pochi, infatti, hanno l’abilità, l’istinto ritmico-musicale, la capacità inventiva e la tecnica, sufficienti a farlo diventare un mezzo espressivo d’alto livello artistico, pur nell’ambito della musica popolare.

 

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